Il Marketing della pigrizia

Viviamo in un mondo ricco di impulsi, costantemente impegnati a pensare a un milione di cose da fare tra vita e lavoro.

Dagli anni 60 ad oggi i tempi sono parecchio cambiati: il boom economico e la tecnicizzazione delle cucine hanno portato allo sviluppo del convenience food e l’aumento della pigrizia nel singolo individuo.

Secondo un’analisi di Coldiretti e Censis, il 37% degli italiani ordina cibo da asporto abitualmente o occasionalmente tramite smartphone o computer. La lista delle principali motivazioni sono: essere stanchi e non avere voglia di cucinare (57,3%), non avere tempo per preparare i pasti (26,5%), provare piatti nuovi e originali (18%) e non saper cucinare (6,9%).

Per rispondere a queste esigenze, i supermercati si sono attrezzati proponendo la vendita di piatti pronti, non solo destinati alla pausa pranzo ma anche alla giornaliera routine quotidiana.

La stanchezza, la mancanza di tempo e di volontà stanno pian piano trascinando la società in un loop di pigrizia alimentato dal progresso, sempre più in linea con le nostre esigenze.

E’ come se il motore del progresso fosse, in un certo senso, proprio la pigrizia.

Oggi le grandi aziende globali sono creatori di abitudini e riduttori di sforzi: pensano al posto nostro nel momento della scelta e offrono sistemi integrati di comodità.

Un esempio sono i prodotti “Easy to Eat” come Wecup dell’azienda Lofrese, un progetto innovativo di legumi in cup. Questo prodotto nasce da un’analisi di mercato sui nuovi trend alimentari ed ha immediatamente avuto grande successo poiché ha colmato un vuoto: non esisteva la cup da reidratare che offre un pasto completo e proteico.

Le aziende concorrenti proponevano un prodotto con tempi più lunghi di preparazione e modalità di utilizzo differenti, la praticità e la velocità di utilizzo di Wecup hanno battuto il mercato ascoltando le esigenze dei consumatori.

È curioso come la pigrizia stia portando alla nascita di start up e prodotti ready to eat che negli anni 60 non avrebbero mai considerato importanti.

Il tempo per la società sta diventando prezioso: tendiamo ad accorciare la durata di qualsiasi attività quotidiana per avere il tempo di fare qualcos’altro.

L’attesa non è più tollerata e il mercato alimentare ne è consapevole.

Il tempo morto è morto, le innovazioni seguono le nostre comodità e la pigrizia regna nell’avanzare del progresso.

https://www.firstonline.info/italiani-sempre-piu-pigri-in-cucina-in-19-milioni-scelgono-il-food-delivery/

https://simonemoriconi.com/pigrizia-e-innovazione/